PepsiCo esplora l'uso di materiali UBQ riciclati nei pallet

L'attività in America Latina di PepsiCo Inc. sta esplorando il potenziale dei pallet realizzati con UBQ, un materiale ottenuto da rifiuti domestici indifferenziati, che potrebbe presto sostituire i pallet convenzionali attualmente in uso.

Sviluppato dalla startup israeliana UBQ, il materiale è un materiale termoplastico convertito al 100% da rifiuti solidi urbani indifferenziati, tra cui plastica mista, carta, cartone e sostanze organiche, ed è adatto a sostituire i polimeri convenzionali in varie applicazioni durevoli. In Brasile, PepsiCo sta ora esplorando l'uso di questo materiale nella produzione di "eco-pallet".

I pallet sono stati sviluppati dal partner di PepsiCo Ecoboxes Embalagens Plásticas, un'azienda specializzata in soluzioni incentrate sulla sostenibilità e sull'economia circolare.

Con la sua minore impronta di carbonio, secondo UBQ, l’uso del materiale UBQ solo in questo progetto iniziale è stato calcolato per risparmiare l’equivalente di oltre 6.500 chilogrammi di emissioni di gas serra, l’equivalente del sequestro annuale di carbonio di 534 alberi. Più di 739 kg di rifiuti indifferenziati verranno reindirizzati dalle discariche per essere ritrattati in nuovo materiale

La prima fase del progetto PepsiCo consisterà nella produzione di 830 pallet sostenibili da utilizzare in due centri logistici dell'azienda. Oltre all’UBQ, i pallet incorporeranno vari materiali riciclati, tra cui resina PP riciclata e PP riciclato biassialmente, una pellicola di plastica utilizzata nell’imballaggio degli snack dell’azienda, che completa il ciclo dell’economia circolare.

Si tratta di un'innovazione entusiasmante per PepsiCo, ha affermato Raphael Cyjon, direttore senior delle operazioni di PepsiCo LatAm. “Ora andremo oltre, estenderemo questa soluzione in Brasile, America Latina e perché no in altre parti del mondo”.

PepsiCo sta inoltre studiando la possibilità di implementare l’UBQ come materia prima per altre applicazioni lungo la catena di approvvigionamento. L’azienda ha fissato solidi obiettivi ambientali che fanno parte del suo programma di trasformazione sostenibile che include la riduzione delle emissioni di gas serra del 40% in meno di un decennio e il raggiungimento di un obiettivo Net-Zero entro il 2040.

Gli obiettivi specifici relativi agli imballaggi includono la riduzione del 50% della plastica vergine nell’intero portafoglio di alimenti e bevande e l’utilizzo del 50% di contenuto riciclato negli imballaggi in plastica entro il 2030; progettare tutti gli imballaggi affinché siano riciclabili, compostabili o biodegradabili; e investire per aumentare i tassi di riciclaggio nei mercati chiave entro il 2025.

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